JAN GRZESZCZAK, Grecorum carnalitas. La teologia della storia di Gioacchino da Fiore nell’interpretazione del ciclo di Elia in Concordia Novi ac Veteris Testamenti

Volume XXV: 2019

Philosophy — Theology — Spiritual culture of the Middle Ages
ISSN 0860-0015
e-ISSN 2544-1000

SUMMARY

La riflessione si divide in due parti, precedute dalla presentazione sintetica delle principali linee interpretative della visione gioachimita, presente nella Concordia Novi ac Veteris Testamenti.
Nella prima parte sono state analizzate la presenza e il ruolo della figura del profeta Elia nella visione di storia di Gioacchino da Fiore. Di Elia Gioacchino scrive nel capitolo dodicesimo della seconda parte del libro quinto della Concordia. Il profeta appare lì come „il paradigma esegetico” (H. Mottu) e, seguendo questa linea interpretativa, Gioacchino lo fa vedere come la figura dello Spirito Santo. Nella seconda parte è stato presentato il significato di alcuni episodi tratti dalla vita del profeta e raccontati nel 1 Re 17 (il soggiorno di Elia presso il torrente Cherit e dalla vedova nella Zarepta). A Gioacchino interessa l’interpretazione spirituale di questi episodi nell’ambito della sua visione di storia, con particolare attenzione alle vicende delle Chiese orientali e della Chiesa romana. L’interpretazione gioachimita del 1 Re 17, che tende a mostrare la superiorità dottrinale e spirituale della Chiesa romana rispetto alle Chiese orientali, è un’interesante esempio delle complesse relazioni tra due mondi cristiani a cent’anni dopo lo scisma del 1054.